IIoT: la Fondazione Eclipse mette Sparkplug 3.0 sulla strada della certificazione ISO
La specifica open source Sparkplug diventerà la base per la comunicazione interoperabile nell’Industrial Internet of Things, con la benedizione dell’ISO/IEC.
l gruppo di lavoro Sparkplug, attivo sotto l’egida della Eclipse Foundation, ha presentato la versione 3.0 della specifica Sparkplug open-source. L’obiettivo è garantire la comunicazione all’interno dell’Industrial Internet of Things (IIoT) sulla base di standard aperti come il protocollo MQTT, al fine di garantire lo scambio di dati interoperabili tra applicazioni, sensori, dispositivi e gateway per la tecnologia operativa (OT) mission-critical.
Una base solida e aperta per una maggiore interoperabilità nell’IIoT
Secondo l’annuncio, Sparkplug 3.0 è la prima versione della specifica a essere completata sotto la guida della Eclipse Foundation. Da un lato, si intende chiarire le ambiguità che esistevano ancora nella versione 2.2, ma anche aggiungere nuove dichiarazioni normative esplicite senza mettere a rischio la compatibilità verso il basso della specifica open-source. In particolare, per quanto riguarda i sistemi OT basati su MQTT, Sparkplug definisce fattori decisivi come il namespace degli argomenti, la codifica del payload o la gestione dello stato della sessione, per i quali MQTT non fornisce specifiche esplicite.
La Eclipse Foundation aveva già lanciato uno Sparkplug Compatibility Program entro la metà del 2022, il cui obiettivo dichiarato è quello di ottenere l’interoperabilità plug-and-play con MQTT nell’Industrial Internet of Things. Con il completamento della specifica Sparkplug 3.0, è stato raggiunto un livello di maturità tale da poter procedere con la certificazione di Sparkplug come standard internazionale da parte dell’ISO/IEC, come sottolinea Mike Milinkovich, direttore esecutivo della Eclipse Foundation. Il processo di implementazione è stato avviato e la Fondazione ha anche ricevuto lo status di submitter di una specifica pubblicamente disponibile (PAS) dall’ISO/IEC Joint Technology Committee (JTC). Secondo Milinkovich, questo crea i presupposti per completare l’approvazione con una procedura abbreviata in meno di un anno.